Esclusiva Unmasked: una fonte anonima ha consegnato una lettera che incastrerebbe Richard Harlan quale autore di frodi e perdite all’inerno della Lusso & Prestige.

IN ESCLUSIVA PER UNMASKED

Prima di lasciare Palazzo Doglio il giornalista investigativo Jonathan Drake ha inviato un suo pezzo per la pubblicazione.

IL GRANDE INGANNO DI RAVEN CREEK:

LA VERITÀ CHE MICHAEL GRANT NON VOLEVA RACCONTARE

di Jonathan Drake

Per anni, l’opinione pubblica ha creduto alla narrazione costruita da Michael Grant. Daniel Pierce, il cosiddetto “mostro di Raven Creek”, è stato additato come assassino prima ancora di avere la possibilità di difendersi. Ma se tutto fosse stato costruito su una menzogna?

Ieri sera, durante una cena carica di tensione, il signor Grant ha ricevuto una lettera anonima che potrebbe mettere fine alla sua carriera—e forse alla sua stessa vita. Il messaggio era chiaro: qualcuno sa che le sue inchieste erano pilotate, che è stato pagato per costruire la storia di un assassino. La domanda ora è: chi sta cercando di far emergere la verità?

Grant non è stato l’unico a ricevere la temuta busta nera. Anche le sorelle Sinclair ne hanno trovata una “davanti al loro piatto”. È solo un avvertimento o il preludio a qualcosa di più grande?

Nel corso della nostra indagine, abbiamo seguito le tracce fino alla stanza 221, intestata alla vittima della scorsa notte, la psicologa che inizialmente si era allontanata con Owen, suo assistito, anche lui titolare della stanza. Quando è tornata, era con Whitney, la diva. Poco dopo, la dottoressa è stata trovata morta, con accanto uno dei famosi dadi apparsi nelle precedenti scene del crimine. Un marchio? Un messaggio?

Ma la scoperta più inquietante è stata un’altra: all’interno della stanza 221 erano presenti effetti personali di Ithan—l’ex amico di Charlie, scomparso da tempo—di Whitney e di un misterioso personaggio mai visto prima: una donna anziana, ossessionata dalla religione. Nella borsa della psicologa assassinata, inoltre, abbiamo trovato una cartella contenente dettagliate analisi sulle personalità di questi tre individui. Che ruolo giocano in questa storia? E soprattutto, perché proprio loro?

Un altro elemento sconcertante era presente nella stanza: un libro su Dungeons & Dragons (da cui pare che siano tratti i famosi dadi sulle scene del crimine). Un dettaglio che potrebbe sembrare insignificante, se non fosse per un particolare inquietante. Sappiamo infatti che Charlie, la prima vittima, girava sempre con un sacchetto pieno di dadi da gioco. Se l’assassino lo ha sottratto dopo la sua morte, potrebbe aver deciso di usarlo come firma su ogni omicidio.

Ma è davvero così semplice? Tutti gli omicidi sono stati commessi dalla stessa mano? Oppure c’è un altro carnefice in gioco, qualcuno che sta manipolando la scena per depistare le indagini e far credere che l’assassino sia sempre lo stesso?

Raven Creek ha ancora troppi segreti sepolti nel buio. Ma la verità è pronta a venire a galla, qui tra le mura di palazzo Doglio!